Contabilità

Esonero contributivo e parità di genere: rettifica domande fino al 15 ottobre

Ultimi giorni a disposizione per i datori di lavoro del settore privato che siano in possesso della certificazione della parità di genere e che non hanno ancora corretto  eventuali errori alle domande presentate ed evitare la riduzione del beneficio spettante.

I datori di lavoro potranno correggere il tutto previa rinuncia alla domanda di esonero contributivo precedentemente consegnata con informazioni errate. Lo comunica l’Inps con il messaggio n. 2844 del 13 agosto scorso, in cui fornisce alcuni chiarimenti riguardanti la modalità di trasmissione delle richieste dell’esonero in esame per i datori di lavoro del settore privato che siano in possesso della certificazione della parità di genere.

A seguito di tale rinuncia – si legge nel documento di prassi – i datori di lavoro potranno inoltrare una nuova richiesta, indicando correttamente tutte le informazioni, in particolare la retribuzione media mensile globale, riferita a tutte le retribuzioni corrisposte o da corrispondere per la totalità dei lavoratori in carico all’azienda.

Qualora il datore di lavoro non rettifichi la domanda erroneamente presentata entro il termine del 15 ottobre 2024, la stessa, qualora ricorrano tutti i requisiti di legge, sarà accolta per il minore importo determinato sulla base della retribuzione media mensile globale stimata erroneamente indicata. L’importo autorizzato sarà comunicato con nota in calce al modulo di istanza online presente all’interno del “Portale delle Agevolazioni (ex DiResCo)”.

I datori di lavoro privati che hanno presentato domanda, indicando erroneamente un periodo di validità della certificazione inferiore a 36 mesi, potranno beneficiare dell’esonero per l’intero periodo legale di validità della certificazione stessa, in quanto l’INPS procederà d’ufficio alla sanatoria delle relative domande e al riconoscimento dell’esonero per l’intero periodo spettante.

Il termine per rettificare eventuali errori nelle domande per l’esonero contributivo sulla parità di genere scade il 15 ottobre 2024.

I datori di lavoro privati che sono in possesso della certificazione di parità hanno diritto a un esonero dal versamento dei contributi previdenziali dell’1%, con un limite massimo di 50.000 euro annui.


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