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Bonus Donne 2020 Il Bonus riguarda le donne disoccupate da 6 mesi.

Bonus Donne 2020 Il Bonus riguarda le donne disoccupate da 6 mesi.

Il gap che esiste, a livello lavorativo, tra uomini e donne, ad oggi, è ancora consistente! Per porre un rimedio a questo divario tra i due sessi, ecco che è nato uno degli incentivi più importanti della storia di questa Repubblica: il Bonus INPS Donne disoccupate. Il Bonus, presentato già a luglio del 2018 con un Decreto dal Ministro del Lavoro Giuliano Poletti e descritto dalla legge 92/2012, è stato reso nuovamente disponibile quest’anno e rilasciato dall’INPS a tutte le aziende che assumono donne disoccupate da almeno 6 mesi, indipendentemente dall’età.

In particolare, si tratta di un incentivo contributivo e non economico.

In che modo viene elargito?

Le aziende che decidono di assumere, possono ottenere uno sconto del 50% per 12 mesi sui contributi versati al dipendente in caso di un contratto a tempo determinato, e per 18 mesi in caso di assunzione a tempo indeterminato. Lo sgravio contributivo spetterà sia alle piccole che alle grandi aziende, compresi i datori di lavoro privati. Nel caso di rinnovo di un contratto a tempo determinato, si può beneficiare dello sconto contributivo residuo, ma complessivamente non può superare il limite di dodici mesi. Per richiedere l’incentivo i datori di lavoro, come specificato nel messaggio 12212/2013 dell’INPS, devono necessariamente inviare in forma telematica il modulo 92-2012, disponibile all’interno del Cassetto previdenziale aziende oppure scaricabile in pdf anche qui di seguito:

ALLEGATO 3 – MODULO 92/2012

Chi sono le dirette interessate?

  1. Le donne che hanno superato i 50 anni e quelle disoccupate da oltre dodici mesi (indipendentemente dall’età e del settore impiegatizio di appartenenza).
  2. Le donne appartenenti ad un settore economico dove sia presente un’evidente disparità occupazionale, oltre che ad essere chiaramente disoccupate da almeno sei mesi.

L’intento sarà dunque quello di incentivare le assunzioni specialmente nelle aree italiane svantaggiate economicamente, come le regioni:

  • Puglia, Calabria, Basilicata e Campania interamente,
  • Veneto, Friuli Venezia Giulia, Sicilia, Emilia Romagna, Toscana, Liguria, Marche, Molise, Piemonte, Sardegna, Valle d’Aosta, Abruzzo, Molise, Lazio, Liguria e Lombardia, solo in alcune aree e comuni.

Le regioni interessate rientreranno nel piano dei finanziamenti realizzati grazie ai fondi messi a disposizione dell’Unione Europea. Vedi QUI la scheda informativa dettagliata del Regolamento n. 800 del 06/08/2008.

Come si ottiene il Bonus donne?

Il Bonus donne non verrà concesso in automatico, ma a seguito della richiesta all’INPS del datore di lavoro. Nella richiesta verrà dichiarata l’assunzione di una donna disoccupata da almeno sei mesi e residente in una delle aree svantaggiate sopra elencate.

A seguito di questa domanda, l’INPS provvederà a verificarne la veridicità e regolarità, nello specifico che tutti i requisiti richiesti siano stati rispettati. In quale casi la domanda per il Bonus donne verrà rifiutata? Per convalidare il Bonus donne 2020, il datore di lavoro dovrà assumere una donna con un contratto a tempo determinato o uno indeterminato. Entrambe sia full time che part time. Ma esistono anche dei casi per i quali non sarà possibile richiedere il bonus per le assunzioni, ad esempio per le badanti e le colf perché rientranti in un lavoro di tipo domestico. In aggiunta, non sarà possibile richiedere il bonus nemmeno per i lavori intermittenti, le prestazioni d’opera e i lavori ripartiti.

Per chi fosse interessato ad eventuali sviluppi, consigliamo di andare a consultare il sito dell’INPS in questa pagina.

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